Matrimonio sologamico

Cosa vuol dire “Sologamy”?

Il significato della parola Matrimonio Sologamico deriva da “Sologamy” una parola inglese che indica l’atto di sposare se stessi.
Sebbene non abbia alcun valore legale, e venga deriso dai più, quest’atto ha un profondo valore spirituale perché è un impegno permanente che si fa con se stessi a dare priorità all’amore e alla cura di sé, cercando prima di tutto in se stessi le motivazioni per vivere una vita felice, profonda e autentica.

Quando si è iniziato a parlare di “Sologamy”?

Una donna di nome Linda Baker apparentemente è stata la prima persona a sposarsi negli Stati Uniti nel 1993 come celebrazione del suo quarantesimo compleanno.
Linda voleva celebrare un momento importante della sua vita e sentiva che una cerimonia di matrimonio era il modo per farlo. Alla sua cerimonia parteciparono 7 damigelle e 75 tra familiari e amici.
Linda spiegò la sua scelta affermando che in quel preciso momento della sua vita aveva bisogno di fare qualcosa di profondamente importante per se stessa.


Nel 2003 in un episodio di Sex and the City Carrie Bradshaw, interpretata da Sarah Jessica Parker, annunciò che si sarebbe sposata con se stessa.
In quello stesso anno anche Jennifer Hoes, un’artista olandese, decise di annunciare il matrimonio con se stessa.

Da allora sono aumentate le segnalazioni di donne (al momento sembra che siano più donne che uomini) che si sono sposate nel Regno Unito e in Australia, Canada, Paesi Bassi, Taiwan e Stati Uniti. L’anno scorso per la prima volta si è celebrato un matrimonio di questo tipo anche in Italia!

“Sologamy” è un rito di passaggio?

Nel mondo occidentale sempre più privo di rituali e spiritualità, l’atto di sposare se stessi può essere considerato un rito di passaggio fondamentale per la crescita, l’identità e lo sviluppo delle persone.

Il matrimonio con se stessi offre infatti l’opportunità di riconoscere ufficialmente il proprio valore, la propria autenticità, e può essere celebrato come l’inizio o la fine di un percorso che porta a scoprire, conoscere, amare e prendersi cura di se stessi per essere il cambiamento che si desidera vivere nel mondo. Un mondo pieno d’amore inizia con un mondo pieno d’amore per se stessi.

“Sologamy” preclude al matrimonio con un’altra persona?

Assolutamente no. Il matrimonio con se stessi non esclude altre relazioni che anzi tenderanno a diventare più forti e più profonde.
Sentirsi sicuri, autonomi e felici significa essere in grado di riconoscere le relazioni più vere e soddisfacenti. Perché puoi amare veramente qualcun altro solo quando sai come amare profondamente te stesso.

“Sologamy” è un atto egoistico e narcisistico?

Piuttosto il contrario. Il matrimonio con se stessi riconosce che siamo unici e speciali, proprio come tutti gli altri. E che non possiamo amare davvero un’altra persona se prima non amiamo noi stessi.
L’amore per se porta infatti equilibrio nelle nostre vite, permettendoci di essere autentici, liberi e aperti verso gli altri. Questo si rifletterà nell’amore per la vita e nelle relazioni esterne e quotidiane.

Come si celebra?

Il matrimonio con se stessi può essere organizzato come un vero e proprio matrimonio, quindi con una cerimonia personalizzata, l’abito, gli invitati, il ricevimento o può essere un momento intimo e privato con se stessi in un luogo e con dei rituali che hanno un significato speciale.

Non ci sono regole, se non quelle del proprio cuore.