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La posizione di una celebrante
laica in una cerimonia
Articolo di Claudia Murroni
La posizione di una celebrante laica nello spazio fisico di una cerimonia
La posizione di una celebrante laica nello spazio fisico della cerimonia è un aspetto molto importante e da non sottovalutare, anche se non c’è una regola predefinita e in questi anni ho notato che ognun* di noi ha le sue preferenze e che queste variano anche a seconda del tipo di cerimonia.
La cerimonia di matrimonio è quella che più delle altre permette scelte diverse, ma che devono sempre e comunque essere discusse insieme agli sposi, gli unici veri protagonisti della cerimonia, e comunicate alle WP o alle allestitrici in tempo perché si possa lavorare tutti in armonia.
Ci sono celebranti che scelgono la cosiddetta “posizione laica” ossia non centrale rispetto alla zona cosidetta “altare”. In questo caso celebrante e sposi stanno ai lati opposti, ma senza perdere il contatto visivo e con lo sguardo rivolto verso gli ospiti.
Ho saputo di alcun* che celebrano centralmente ma con gli sposi seduti di fronte a loro, di spalle. Ma è comunque abbastanza raro in quanto viene a mancare così qualsiasi tipo di interazione tra sposi e celebrante e anche la conduzione della cerimonia potrebbe non essere facile. Il che non dovrebbe succedere mai.
Altr* si sistemano dentro un cerchio o in un semicerchio formato dagli ospiti attorno al cosiddetto altare, con gli sposi e la celebrante in posizione centrale. A me è capito qualche volta e lo consiglio soprattutto per piccoli gruppi e per cerimonie intime. In questo caso sembra infatti d’accogliere la coppia in un abbraccio.
Personalmente io preferisco stare di fronte agli sposi in posizione centrale, in quella che viene chiamata “zona altare” evitando però che loro diano le spalle agli ospiti, ma facendo sì che i nostri sguardi non si perdano mai e che io possa vedere e interagire anche con gli ospiti (quando ci sono). Il contatto visivo per me è fondamentale. Permette di connettermi con la parte più profonda dei miei sposi, intercettare in ogni momento le loro emozioni, infondergli calma quando le emozioni sembrano sovrastarli per condurli dolcemente durante tutte le fasi della cerimonia. Lo sguardo si sa è lo specchio dell’anima.
Questa posizione permette anche agli sposi di seguire le mie parole e ripeterle dopo di me qualora ce ne sia bisogno (come nel caso dello scambio degli anelli per esempio). Inoltre dà a me la possibilità di muovermi ai lati con agilità qualora dovessi cedere il posto a degli ospiti che vogliano fare dei discorsi, ci dovessero essere dei rituali speciali o per favorire così fotografo e videografo nei momenti cruciali.
Sulla scelta degli sposi di sedersi o stare in piedi, suggerisco sempre la seconda per varie ragioni. Per me è innanzitutto una scelta legata alle emozioni. Nel corso degli anni ho notato che stando in piedi gli sposi riescono a controllare meglio le loro emozioni, come se il contatto fermo con la terra gli permettesse di rimanere in equilibrio. La seconda ragione è legata alla durata delle mie cerimonie che in media non superano i 30/40 minuti. Gli sposi così non hanno il tempo di stancarsi e gli ospiti di annoiarsi. Per me è fondamentale tenere il pathos sempre alto.
La terza ragione è puramente estetica in quanto l’abito della sposa può mostrarsi così in tutto il suo splendore e la sposa si sentirà più comoda.
L’ultima e non meno importante, è legata ai fotografi e video operatori che così hanno uno spazio più snello dove muoversi.
Nelle cerimonie di benvenuto delle bambine e dei bambini che sono sempre più informali, solitamente mi posiziono con genitori, bambini padrini e madrine, lunga una linea che è frontale rispetto agli ospiti. Alcune volte, e dipende anche dall’allestimento, posso sistemarmi in una posizione frontale centrale, mentre
genitori, bambin* e padrini con madrine si posizionano lateralmente. In altri casi ancora mi posizione lateralmente lasciando la posizione centrale ai genitori col bambino, ma senza mai perdere anche in questo caso il contatto visivo e stando sempre di fronte agli ospiti.
Per quanto riguarda la posizione degli ospiti, per le cerimonie di benvenuto adoro che si mettano a semicerchio quasi a simboleggiare un abbraccio circolare.
Infine nelle cerimonie di commiato, ho sempre scelto di stare al lato rispetto alla salma o le ceneri del defunto, ma sempre frontalmente rispetto alle persone. Questo è il mio modo per dimostrare rispetto e far sì che la mia presenza sia una voce che accompagna e un sorriso che riscalda.
Voi quali di queste soluzioni preferite?